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A letto con Max! – Mi amo

La donna, creatura stupenda trascinata in un’orrenda realtà.

Bentornati miei cari lettori, oggi lasciamo da parte il trash e parliamo di un argomento serio, difficile e tante volte non trattato come si dovrebbe.
Domenica 25 Novembre, nel nuovissimo Teatro “PTA” (Piccolo Teatro Acilia) è andato in scena “Mi Amo”, spettacolo sulla violenza sulla donna.
Da un’idea di Serena Mastrosimone e Gino Matrunola viene messa in scena in un piccolo quadro complessivo di 7 artisti quella realtà che tutt’oggi è ancora purtroppo visibile e concreta.
Tratto da storie vere, ogni artista eccelle nell’accostarsi a questa realtà che ci viene sbattuta in faccia dalla prima parola all’ultima canzone di chiusura: brividi su ogni singolo pezzo che accompagna i casi di persone violentate e uccise.
Fidatevi, lo spettacolo dà una visione assolutamente diversa di tutto ciò che pensiamo sulla questione.

Parlando successivamente con uno dei due registi mi sono preso la briga di porre alcune domande a chi ha creato questo spettacolo.

Serena cosa ti ha spinto a scrivere la sceneggiatura di “Mi Amo”?
L’idea è nata dal mio collega Gino Matrunola nel 2014 circa. Inizialmente c’erano storie tratte da monologhi molto conosciuti, come lo stupro di 
Franca Rame, poi abbiamo pensato di scrivere su storie di vita vissuta.

Sicuramente le emozioni vengono fuori perché ci viene messa davanti una dura realtà ma qual è la chiave che aiuta gli attori a far provare quelle sensazioni che risultano così vere allo spettatore, secondo te?
Leggendo il copione gli attori sono entrati subito nelle diverse storie anche se con molte difficoltà emotive.

Qual è stata la difficoltà più grande in “Mi Amo”?
La mia difficoltà è stata quella di scrivere di due storie a me molto vicine, soprattutto la storia del massacro del Circeo.
Per poterci entrare completamente ho letto tutti gli interrogatori che sono stati fatti agli assassini… e sono stata male per giorni avendo incubi anche durante la notte.

Cos’é che ti rende fiera di aver lavorato ad un progetto del genere?
Credo che a volte ricordare e poter dare voce a chi voce non l’ha più sia un modo per far vivere ancora quelle donne che hanno sofferto, nella speranza che gli esseri umani ritrovino il perduto amore per il prossimo.

Lo riproporrai? Hai in mente qualcosa, ad esempio un tour?
Spero che qualche associazione riesca ad appoggiare questo progetto  per poterlo magari portare in giro e in particolare nelle scuole per sensibilizzare i giovani.

Ringrazio Serena per essersi gentilmente concessa alle mie domande, detto questo ricordate: NO ALLA VIOLENZA SULLA DONNA!
Aiutate se vedete qualcuno in difficoltà, chiedete se hanno bisogno 
e proteggete laddove occorre.

Spettacolo scritto e diretto da Serena Mastrosimone e Gino Matrunola.

Coreografie di Flavio Tallini.

Creatività e Design di A. Davide Colofato.

Costumi di Mary Valente.

Scene CTA.

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Lo splendido cast è composto da Brunella Platania, Valentina Naselli, Claudia Portale, Rosy Messina, Nicolò Maria Capodacqua, Luca Setaccioli e Danilo Faiulo.

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