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A star Is Born

“A Star is Born” un film unico!!! La meravigliosa storia d’amore che nasce tra una rockstar e una ragazza  talentuosissima e dalla particolare bellezza sia interiore che esteriore rendono questo film, a mio parere, un’opera d’arte…

Mi permetto, in questo articolo, di parlare in prima persona, perché solo con i miei occhi, con i miei pensieri e le mie emozioni, potrei farvi capire ciò che ho provato durante tutta la proiezione.

Conoscendo la storia di Lady Gaga (alias Ally) e sapendo quindi quello che ha dovuto fare e subire per arrivare dov’è oggi, non sono riuscito a trattenere una lacrima dall’inizio alla fine del film…

Paradossalmente, la storia del film è praticamente la storia della sua vita, con le varie difficoltà nel campo artistico ed estetico…

L’unico modo per esibirsi era quello di cantare in serate Drag, cosicché potesse dar prova della sua voce e non essere giudicata per il suo aspetto… stessa cosa troviamo all’interno del film nel quale, in una delle sere viene notata per il suo carisma e la sua dote canora da Jackson (Bradley Cooper). Da qui il film comincia a svilupparsi, in un susseguirsi di situazioni e verità che tutt’oggi “colmano” il mondo della musica, e che a sua volta richiede dei sacrifici… e non sempre si è disposti a farli…

Uno dei pezzi più belli del film e sicuramente il momento in cui entrambi intonano sul palco le note di Shallows (candidata all’oscar) nel quale sia Gaga che Cooper sono così affiatati da non lasciar modo a chi li osserva di pensare ad altro che a loro…

Soudtrack da urlo… a cominciare dalla prima canzone all’ultima, degna di essere ai livelli di “The BodyGuard”. Meraviglioso Bradley Cooper nel suo ruolo non facile… le varie tempeste emotive ed artistiche che si susseguono durante tutto il film gli rendono sicuramente un arduo compito… ma posso assicurarvi che tutto ciò che voleva far provare allo spettatore è arrivato!

Esilarante e  perfetta Lady Gaga, artista dalle mille doti, non solo canore…

Forse in questo film, anche se basato su una sceneggiatura per la maggior parte già scritta, possiamo vedere svelata la sua vera anima… possiamo vederla acqua e sapone, spogliata dal trucco e vestita delle sue meravigliose qualità tra cui, il suo naso!

Le sue grandi interpretazioni, giungono al termine con la chiusura del film con “i’ll never love again” talmente carico di emotività che non ho fatto altro che avere una scarica di lacrime per tutta la sua durata, lasciandomi dentro, quel senso di malinconia e dolore che la stessa Germanotta provava in quel preciso momento.

Posso solamente dirvi  di affrettarvi a guardare questo film, ne vale la pena!

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Ma non Per Gaga o per Cooper (il quale vedendolo ti crea una scarica di ormoni), ma per il messaggio che ti da… per la carica che ti da e per la visione che ti crea.

Il suo volersi esibire travestita da Drag Queen è fatto per il piacere di cantare e come unico modo in cui poteva far provare un’emozione con la sua voce, tutto questo le dà quel tocco di dolcezza e umiltà che da sempre lei ha avuto e avrà sia nella vita reale che in quella cinematografica.

Una delle frasi più belle del film è:

Vedeva il mondo in un ottava, ognuno a suo modo in quell’ottava suona 12 note, amava il modo in cui lo vedi tu.

Il film è una metafora di ciò che è il mondo della musica oggi, ovvero le esternazioni di suoni ripetuti più volte magari con parole senza senso e di esibizioni che li colorano di 1000 sfaccettature invece di arrivare alle persone con i propri sentimenti con il proprio io e con ciò che si ha da dire davvero.

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