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Il giardino delle ciliegie: le Nina’s Drag Queen dal 23 al 26 gennaio al Teatro Leonardo!
Scuro Chiaro

Il giardino delle ciliegie: le Nina’s Drag Queen dal 23 al 26 gennaio al Teatro Leonardo!

IL GIARDINO DELLE CILIEGIE
IL GIARDINO DELLE CILIEGIE
Foto di Lisa Conti

Dal 23 al 26 gennaio al Teatro Leonardo Il giardino delle ciliegie!

  • NINA’S DRAG QUEEN
  • IL GIARDINO DELLE CILIEGIE
  • SINOSSI
  • NOTE DI REGIA
  • INFORMAZIONI
NINA’S DRAG QUEEN

Per la prima volta, in collaborazione con MTM Manifatture Teatrali Milanesi, vengono presentati in un’unica rassegna tre spettacoli che ripropongono il percorso svolto in questi anni dalla compagnia Nina’s Drag Queens.

Il Giardino delle Ciliegie (2012), adattamento en travesti del capolavoro checoviano, è il primo lavoro Nina’s ispirato a un grande classico teatrale. Tutta la vicenda è affidata a un coro di figure femminili, perse in un mondo sospeso tra vaudeville e melodramma e dominate da un sentimento indefinibile e struggente.

DragPennyOpera (2015), a partire da L’opera del Mendicante di John Gay, è un lavoro che si pone con tutt’altro approccio nei confronti del pubblico, ingaggiandolo in un gioco pericoloso e seducente. È un’opera buffa e, insieme, un’opera seria: un cabaret agrodolce che si tinge di nero, tra comicità grottesca e ironia dissacrante.

Dal 20 al 23 febbraio 2020, Teatro Leonardo

Vedi alla voce Alma (2016), a partire da La voce umana di Jean Cocteau, è il primo monologo delle Nina’s. Nella rarefatta dimensione di una stanza, il personaggio drag queen viene inseguito, smontato, cercato tra le righe del testo, in un viaggio tra uomo e donna, tra lo struggimento d’amore e il tempo dell’attesa.

Dal 19 al 22 marzo 2020, Teatro Litta

IL GIARDINO DELLE CILIEGIE

IL GIARDINO DELLE CILIEGIE

etude pour un vaudeville en travesti plein de paillettes

adattamento e regia Francesco Micheli 

con Alessio Calciolari, Gianluca Di Lauro, Sax Nicosia, Stefano Orlandi, Lorenzo Piccolo, Ulisse Romanò

traduzione Fausto Malcovati 

scene Clara Storti e Selena Zanrosso, costumi Giada Masi, luci Giulia Pastore, audio Giuliana Rienzi assistente alla regia Luisa Costi 

Si ringraziano Francesca Biral, Paola Giorgi, Angelo Lodi, Donatella Mondani, Prof.ssa Maria Antonietta Tovini, Berina Kokona, Beatrice Laurora, Gerlando Dispenza, Eloisa Libutti, Sara Mezzanzanica 

in collaborazione con Atir Teatro Ringhiera e Accademia di Belle Arti di Brera  

Durata dello spettacolo: 90 minuti

“In ogni albero di questo giardino,
da ogni fogliolina, da ogni tronco,
ci sono degli esseri umani che ci osservano.
Non sentite le loro voci?”

SINOSSI

Il Giardino dei Ciliegi di Anton Checov è una piccola saga familiare, stagliata sullo sfondo di un’epoca di grande cambiamento. Aspettando un unico avvenimento – la vendita del giardino – i personaggi si dibattono in situazioni apparentemente futili: amori inseguiti e non corrisposti, feste senza invitati, passeggiate tra i viali. 

Il giardino di ciliegi è la terra dell’infanzia, del sogno ad occhi aperti, l’orizzonte dell’ancora possibile. Ad abitarlo, sei donne, in attesa della fine. Donne, piuttosto creature. Forse sono gli stessi alberi di quel giardino, tacchi a spillo per radici, braccia maschili come rami tesi? Intorno a loro, si avvicina una schiera di uomini, un coro di voci incalzante che segna l’inevitabile conto alla rovescia. 

Perse in questo vivaio di ricordi e passioni, sono viaggiatrici senza passaporto, dive senza palcoscenico, eroine tragiche senza tragedia. E ridono, ridono spesso. Ma sempre con le lacrime agli occhi.

NOTE DI REGIA

Il Giardino dei ciliegi è una terra di confine, un confine spazio-temporale. 

Il Giardino dei Ciliegi è crocevia di mondi lontani, irriducibili. 

Il Giardino dei Ciliegi è una storia che annoda mille vicende irrilevanti intorno a una piccola grande tragedia familiare. 

Il Giardino dei Ciliegi è una sinfonia in cui ritmi, timbri e armonie lontane convivono in un contrappunto sghembo, sincopato. 

Il Giardino dei Ciliegi è un testo dove si ride con le lacrime agli occhi. 

Il Giardino dei Ciliegi è una drag queen. 

I ciliegi sono fantasmi, simulacri di un mondo troppo frettolosamente sepolto perché non torni a farci visita con i propri inquietanti spettri. Le drag queen sono creature anfibie, icone tra mondi opposti, angeli sgangherati, animali divini, incarnazione contemporanea del mito di Dafne: donne albero che sanguinano e piangono se fai loro del male. Un bosco di fanciulle albero, belle ma legnose, uomini in panni femminili che evocano il bel mondo al tramonto che un tempo affollava quei luoghi. Vorrei piantare un giardino di ciliegi dove gli alberi hanno radici che sono tacchi a spillo e zatteroni, il tronco è il corpo nodoso di un maschio inguainato in abiti da sera, i rami braccia nerborute malcelate da guanti di raso, le foglie sono unghie laccate come mobili cinesi, i frutti gioielli luccicanti. Vorrei perdermi in questo giardino nel seguire i richiami di un’infanzia perduta ma non dimenticata. Vorrei smettere di sentire le voci di un passato tanto bello e ingombrante da soffocarmi come il profumo di un prato in primavera senza che arrivi mai la promessa estate. 

Il Giardino dei Ciliegi è tutto questo. E chissà quant’altro. 

Francesco Micheli

LA COMPAGNIA

Le Nina’s Drag Queens sono un gruppo di attori e danzatori che hanno scelto di coniugare teatro e arti performative intorno alla figura multiforme, eclettica e irriverente della Drag Queen, in un percorso di ricerca fortemente legato alla rilettura e riscoperta dei classici teatrali. 

La compagnia nasce nel 2007 a Milano da un’idea di Fabio Chiesa presso il Teatro Ringhiera, indagando personaggi ed estetica drag attraverso happening e serate di varietà. Sviluppa negli anni seguenti la sua poetica creando Nina’s Radio Night (2011), Il Giardino delle Ciliegie (2012), DragPennyOpera (2015), Vedi alla voce Alma (2016), Queen LeaR (2019) e portando avanti in parallelo una fervida attività di laboratori en travesti.

Il teatro delle Nina’s Drag queens, da sempre creato coralmente, è fatto anche di canzoni, coreografie, citazioni, attingendo dalla cultura pop, dal cinema e dall’opera lirica. È una forma di teatro che manipola materiali esistenti e li sviluppa in contesti nuovi, superando la divisione tra generi artistici. 

Dicono di noi

Grottesco, leggero, melodrammatico è il Checov delle Nina’s Drag Queens.

Sara Chiappori, Repubblica

Le Drag in gioco di squadra costruiscono un universo a parte dove anche le utopie di Cechov trovano spazio […] grazie alla “smisurata misura” della regia di Francesco Micheli. Trionfo: le rivedremo presto.

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PaGAGnini

Maurizio Porro, Corriere della Sera

Basta con i piagnistei. Oggi finalmente Cechov fa ridere.  Un Cechov, certo, come non lo avete mai visto, quasi una scoperta.  Dunque evviva queste superlative drag queens, guidate da Francesco Micheli, che hanno trasformato “i ciliegi” nelle “ciliegie”: solo personaggi femminili. […] Magnifiche, gustosissime ciliegie. Replicare, please.”


Fausto Malcovati, Hystrio

Cinte di petali, fragili e solidi testimoni di una bellezza tramontata, le Nina’s Drag Queens sono un corpo unico, puntuale, espressivo,ingranaggi di un meccanismo scenico impeccabile. (…)  Un impasto di tecniche e linguaggi sapiente, cucito attorno ad un montaggio drammaturgico limpido e intelligente.

Paolo Schiavi , La Libertà

INFORMAZIONI

MTM Teatro Leonardo

Via Andrea Maria Ampère, 1

da giovedì a sabato ore 20:30 – domenica ore 16:30

Biglietti: Intero 25€, Intero giornata di debutto 15€, Convenzioni 20€, Ridotto Arcobaleno (per chi porta in cassa un oggetto arcobaleno) 20€, Under30/Over65 15€, Scuole di teatro e Università 15€, Ridotto DVA 12,50, Scuole MTM, Paolo Grassi, Piccolo Teatro 10€


Abbonamenti: Arcobaleno, Arcobaleno tandem, Arcobaleno over 65, Carta regalo x2, Carta regalo x4, Abbonamento le Vie en Rose


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BIGLIETTERIA MTM

02. 86 45 45 45 – biglietteria@mtmteatro.it

Prenotazioni e prevendita da lunedì a sabato dalle 15:00 alle 20:00

Biglietti e abbonamenti sono acquistabili sul sito www.mtmteatro.it e sul sito e punti vendita 

vivaticket.it. I biglietti prenotati vanno ritirati nei giorni precedenti negli orari di prevendita e la domenica a partire da un’ora prima dell’inizio dello spettacolo.

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