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Giornata contro la violenza sulle donne: lo spettacolo la celebra così!
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Giornata contro la violenza sulle donne: lo spettacolo la celebra così!

violenza sulle donne
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Oggi, 25 novembre 2020, si celebra la giornata contro la violenza sulle donne

Nella giornata internazionale “per l’eliminazione della violenza sulle donne” ricordiamo un po’ di brani e di monologhi che bene hanno raccontato un fenomeno troppo diffuso e terrificante.

CANZONI
  • Donna – Mia Martini: la cantante ha spesso interpretato nei suoi brani i sentimenti di donne calpestate (fisicamente o psicologicamente) dagli uomini amati. In Donna in particolare canta “Donne piccole e violentate / Molte quelle delle borgate / Ma quegli uomini sono duri / Quelli godono come muli / Donna come l’acqua di mare / Chi si bagna vuole anche il sole / Chi la vuole per una notte / C’è chi invece la prende a botte
  • Rose spezzate – Anna Tatangelo: parole forti e crude che raccontano con concretezza il momento dello stupro. Anna canta “Qualche notte ancora sento le sue mani che non so fermare, che mi fanno male / Sento la sua voce che mi grida addosso / Io mi copro il viso ma per lui è lo stesso / E così più forte che io più non posso neanche respirare, neanche più parlare / E sto giù per terra come un animale / Non ho più dolore, non c’è più rumore
  • Colpo di pistola – Brunori Sas: è interessante perché viene qui raccontata la prospettiva dell’uomo, di chi violenta, di chi minimizza i propri gesti come fossero semplici e normali dinamiche di coppia. In Colpo di pistola canta: “Io non la tenevo prigioniera / La incatenavo solo verso sera / Per stare un po’ con lei, per stare stretto a lei / Perché l’amore, l’amore è un colpo di pistola / L’amore, l’amore è un pugno sulla schiena / È uno schiaffo per cena
  • Perchè? – Alex Britti: ecco un’altra prospettiva interessante, la difficoltà per le vittime di violenza a denunciare. È purtroppo una realtà diffusa e dolorosa. Alex canta: “Quella donna ha un segno in faccia e dice che se lo è fatto da sé / Ma nel cuore una cosa più grande, un segreto che non capirai / Un amore violento e inquietante che però non denuncerà mai.”
  • Mio zio – Carmen Consoli: ecco un’altra tragica realtà, gli abusi in famiglia. Carmen Consoli dipinge il dolore e l’immeritata vergogna di un abuso subito dallo zio e dell’incesto che ne è conseguito. Canta: “Porgiamo l’estremo saluto ad un animo puro / Un nobile esempio di padre, di amico e fratello / E sento il disprezzo profondo, i loro occhi addosso / Ho svelato l’ignobile incesto / E non mi hanno creduto.”
  • L’amore rubatoLuca Barbarossa: in questo brano Barbarossa racconta uno stupro da tre prospettive differenti, quella dello stupratore, quella della ragazza che subisce lo stupro e quella di un narratore che constata l’accaduto. Canta: “La ragazza / non immaginava / che così forte / fosse il dolore / passava il vento e lei pregava / che non tornassero quelle parole / Adesso muoviti / fammi godere / se non ti piace puoi anche gridare / tanto nessuno potrà sentire / tanto nessuno ti potrà salvare”
  • La ragazza con il cuore di latta Irama: il brano, presentato a Sanremo 2019, racconta la storia di Linda. La ragazza ha il cuore di latta perché ha un pacemaker e perché suo padre abusa di lei strappandole il cuore dal petto. Irama canta “Linda è cresciuta così in fretta da truccarsi presto / Talmente in fretta che suo padre non fu più lo stesso / A scuola nascondeva i lividi / A volte la picchiava e le gridava “soddisfatta?”
MONOLOGHI
  • Lo stuproFranca Rame: l’attrice descrive nei dettagli quello che, si scoprirà in seguito, è stato lo stupro che lei stessa ha subìto. Cinque uomini la caricano su un furgone e la torturano e violentano per ore. Una testimonianza fortissima in un momento storico in cui ancora questo tema non era centrale: un vero atto di coraggio.
  • Sono solo parole – di Stefano Bartezzaghi, interpretato da Paola Cortellesi: dimostra come il linguaggio abbia in sé il germe del maschilismo. L’attrice l’ha interpretato alla cerimonia di apertura dei David di Donatello del 2018.
  • Luciana Litizzetto: nel suo monologo sulla violenza sulle donne racconta le ingiustizie che le donne subiscono sul lavoro e nella vita privata, ricordando che “quando una donna dice No è No”.
  • Laura & Paola: “Ciao, sono Valentina e credo nell’Amore..”, Paola Cortellesi dipinge la parola di un sogno d’amore che si infrange contro la realtà.
  • Stop alla violenza sulle donne: l’attore e cantante Manuel Gervasoni recita un brano che, dalla prospettiva dell’uomo violento, racconta la sua possessività senza confini.
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