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Braccialetti Rossi: una fiction che ci commuove ancora
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Braccialetti Rossi: una fiction che ci commuove ancora

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Intervista a Pio Luigi Piscicelli, Toni in Braccialetti Rossi: la celebre serie, i primi provini e la gavetta

L’INTERVISTA

Come ti sei appassionato alla recitazione?

Da bambino ero molto affascinato dalle figure sacre, che non c’entra niente.. però ho deciso di mettere in scena con i miei cugini e un amichetto la Passione di Cristo, e mio padre ci filmava.

Un amico dei miei genitori era il capocomico di una compagnia amatoriale, una volta venne a casa nostra e quando vide il video disse “Questo ragazzo deve fare teatro assolutamente”.. e da lì ho iniziato.

Nella mia famiglia tutti sono appassionati di arte: mia mamma ha fatto per quarant’anni teatro amatoriale, anche mio padre era appassionato e mio zio suona.

Hai una parte in Romulus, una serie che andrà in onda su Sky, ci racconti qualcosa?

È lo spin-off de Il Primo Re, l’abbiamo girato nei boschi in proto-latino. Io faccio una piccola partecipazione. Anche qui quando arrivò il provino in lingua originale pensai “non andrà mai”, e invece poi andò bene!

Come ti prepari per un provino?

Io sono molto tecnico, sto tanto tempo davanti allo specchio a provare l’intonazione delle battute.. forse ho un approccio più teatrale. In realtà quello che mi hanno insegnato è che questo tipo di lavoro per il cinema non serve a molto perché poi ti viene chiesto di cambiare le battute al momento ed è una recitazione più vicina alla realtà.

Nuvole passeggere: un cartone animato che ti vede protagonista. In che senso?

Un ragazzo talentuosissimo del Lago di Garda mi contattò, dicendo di essersi innamorato di me artisticamente, perché voleva girare un corto con la tecnica del “Rotoscope”: l’abbiamo girato come un film ma poi fotogramma per fotogramma è stato reso un cartone animato. Il regista, Stefano Cipani, è poi diventato famosissimo grazie al film “Mio fratello rincorre i dinosauri”.

Hai mai pensato di fare doppiaggio?

Il doppiaggio mi piace molto, è difficile fare il doppiatore in italia: è un circuito chiuso che si trasmette per eredità familiare. Però mi piace molto, mi diverte, ho pubblicato qualcosa anche su Instagram.

C’è un personaggio che ti piacerebbe interpretare?

Mi piacciono i personaggi sopra le righe, difficili da studiare. Il mio attore preferito è Johnny Depp: mi piacerebbe interpretare Jack Sparrow o il Cappellaio Matto.

Qual è il commento più bello che hai ricevuto da quando hai iniziato?

Una sera eravamo a Napoli ad una premiazione, e veniva premiato Lino Banfi: ha detto cose meravigliose al microfono sul palco.. ha detto che ho dei tempi comici che lui si sognava alla mia età. È stato fin troppo generoso!

Quali consigli daresti ai ragazzi che vorrebbero entrare nel mondo dello spettacolo?

Bisogna crederci tanto, al 100%: bisogna avere una forte passione. C’è spazio per tutti nel mondo dell’arte. Serve la gavetta, e la sto facendo anche io dopo Braccialetti Rossi.

BRACCIALETTI ROSSI

Com’è stato il primo provino per Braccialetti Rossi?

Il primo provino a Roma mi sembrò un disastro! E invece poi mi richiamarono. Inizialmente avevo provato per Davide, un personaggio molto aggressivo e non nelle mie corde, poi il regista al secondo provino mi fece provare per Toni.

Cosa ti ha insegnato l’esperienza di Braccialetti Rossi?

Noi eravamo del tutto inconsapevoli degli ospedali e della vita delle persone malate. Abbiamo imparato moltissimo andando a trovare le persone malate nei reparti: davvero lì si respira quell’atmosfera magia che si vedeva in braccialetti.

Molti ragazzi ci hanno scritto di essere diventati eroi nelle loro compagnie di amici: Braccialetti Rossi ha fatto diventare eroi non quelli con il mantello, ma i ragazzi malati.

Ci sarà Braccialetti Rossi 4?

Io sono il primo che se lo chiede perché non l’abbiamo mai capito. Non si sa: la produzione non ha mai dato conferma di una fine di tutto né di una ripresa.

Come ti sei sentito quando ti hanno scelto per Toni?

Mi ricordo che in un momento in cui mia mamma era molto indaffarata mi disse che l’agenzia aveva chiamato e volevano me.. è stato bellissimo. Avevo 14 anni e dopo qualche giorno ho fatto l’esame di terza media.

Com’è cambiata la tua vita a scuola con Braccialetti Rossi?

Io ho iniziato il primo anno di liceo linguistico a Fasano, dove giravamo. Poi a novembre ho conosciuto la mia classe a Napoli, ho dovuto spiegare a tutti il motivo per cui ero arrivato lì dopo qualche mese. Per tre anni poi ho avuto la doppia classe: la classe fasanese e quella a Torre Annunziata.

Che c’è di tuo in Toni?

A entrambi piace far ridere le persone.

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Sei ancora in contatto con il cast di Braccialetti Rossi?

È difficile vedersi perché viviamo in città diverse, ma ci sentiamo spesso e abbiamo ancora un gruppo whatsapp. C’è un forte legame tra di noi.

Ci racconti qualche aneddoto?

C’è un aneddoto molto divertente: tutti si chiedevano come facessero Leo e Vale ad avere la gamba amputata. I ragazzi della scenografia avevano ideato un trucco per cui la stoffa della sedia a rotelle era bucata e loro infilavano la gamba dentro per farla sembrare amputata.

Un giorno al residence stavano facendo le prove e una signora anziana si avvicinò al residence e li vide. Dopo i ragazzi si alzarono e si misero a correre e lei rimase scioccata!

Chi erano i tuoi amici più stretti nel cast?

In realtà ho legato con tutti: con Carmine Buschini ho legato particolarmente, e con Nicolò Bertonelli (anche se è arrivato solo nella terza stagione) perché abbiamo molti interessi in comune.

Qual è la parte che ti ha fatto emozionare di più nelle tre stagioni?

Forse la morte di Davide. Io entravo nella stanza di Rocco e dovevo mettermi a piangere. Avevo un trucchetto per piangere: tenevo gli occhi sbarrati e aspettavo che mi scendessero le lacrime.. poi il regista si è accorto e mi ha chiesto una commozione vera. Ho pensato a qualcosa di commovente e poi è venuta bene.

Qual è la scena di Braccialetti che preferisci?

Forse quella del falò, eravamo in scena tutti insieme. Ci abbiamo messo 2 giorni per girarla, è stato difficile ma è molto bella.

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