PER CHI ACCENDIAMO 79 CANDELINE?
Il menestrello Bob Dylan.
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E oggi facciamo gli auguri a… (rullo di tamburi) BOB DYLAN!
Come perché?
Prima di tutto perché sono 79 anni, un traguardo non da poco!
Da qui si entra in una nuova decade.
Secondo, perché NOI MINSTRELS potevamo non ricordare il MENESTRELLO per eccellenza che da più di sessant’anni canta le nostre storie come i poeti del passato?
UN VELOCE RIPASSO
Fin dai primi anni dell’adolescenza ha vissuto di musica, ha girato l’America come un menestrello ambulante, affascinato dal folk, dalla canzone che narra storie cantate semplicemente con una chitarra e a volte anche con un armonica.
E come un buon menestrello è stato sempre testimone della storia che viveva tutti i giorni, nel tempo poi si è avvicinato e si fatto contaminare anche da nuove musicalità.
Come per esempio la sua svolta elettrica, non ben accolta dai fan del tempo.
Dylan che si pone sempre critico e ribelle ai problemi della società del tempo.
Sarà la voce della protesta negli anni del ’68.
Testi che colpiscono sempre in profondità, poco romanticismo consolatorio e molta amarezza, mestizia e attenzioni ai problemi sociali.
Ecco i suoi testi anche quando sono protesta, manifesti per i diritti civili, sono sempre ricchi di poesia, tanto che vincerà sia il premio Pulitzer nel 2008, che il Nobel per la letteratura nel 2016.
Insomma caro Bob hai saputo guardare sia la Storia, che le storie singole e singolari e raccontarle usando sonorità e melodie del folklore della tua terra.
Anche se tu non hai voluto riconoscerti alcuna intenzione di essere una voce che arringa il popolo.
“Non ho mai scritto una canzone politica. Le canzoni non possono cambiare il mondo, ormai ho smesso di pensarlo.”
“Bè, provo a fare del mio meglio/per essere come sono,/ma tutti vogliono che tu / sia proprio come loro” (Maggie’s Farm)
PERCHE’ PARLARE DI TE OGGI?
Lo so, tutte cose note, conosciute, scritte in tante biografie od articoli su di te.
Quello che mi ha colpito e che oggi mi spinge a ripercorrere le tue tappe per ricordare la strada fatta fino a questo tuo compleanno è la grande somiglianza con le caratteristiche e le tappe di un altro grande cantautore, potremmo dire anche lui menestrello, italiano, che purtroppo non è più con noi.
Parlo di Fabrizio De André, tuo coetaneo per età, ma con anche caratteristiche sia musicali che nei testi simili, diciamo sorellastre alle tue.
Non è un caso se Fabrizio ha trascritto “Avventura a Durango” (Romance in Durango) e “Via della povertà” (Desolation Row), se anche lui ha principalmente cantato solo con la chitarra, ma ha scoperto poi nuove sonorità e lingue.
Credo che cogliere così tanti punti in comune con un cantautore più vicino alla mia realtà e che ha segnato diversi momenti della mia vita, mi ha fortemente spinto a cercare di conoscere meglio la tua storia, le tue canzoni, che ormai sono dei capisaldi, dei riferimenti, delle melodie indimenticabili per tutti e di tutte le età.
AUGURI
Chissà come passerai questa giornata, con amici? Con i famigliari? Oppure solo?
Da quello che si legge di te, sembri una persona un po’ ruvida, un po’ solitaria.
“Le critiche non mi importano, io sono le mie parole.”
“Quante strade deve percorrere un uomo prima che lo si possa chiamare uomo?’ (Blowin’ in the wind)
Certo non sembri una persona disposta a compiacere gli altri o comunque a giustificare le tue azioni.
“Non criticare ciò che non puoi capire.”
Sicuramente mi sembri una persona sincera e diretta.
“Non chiedetemi nulla, potrei rispondere con la verità
Credo quindi che saprai accettare con piacere dei sinceri auguri…
HAPPY BIRTHDAY BOB!!