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SMA: Notre Dame brilla in un’Arena “sottotono”
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SMA: Notre Dame brilla in un’Arena “sottotono”

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Ai Seat Music Awards in un’Arena “sottotono” Notre Dame De Paris brilla e riscalda la serata

SEAT MUSIC AWARDS

Ieri sera è andata in onda la prima serata dei Seat Music Awards, che quest’anno sono in una veste speciale: senza premi e dedicati ai lavoratori dello spettacolo.

Si inseriscono nella settimana intitolata “Da Verona accendiamo la musica” che prevede le due serate dei Seat Music Awards (ieri sera e sabato 5 settembre), la partita del cuore “Chi vincerà la partita del cuore?” di questa sera (giovedì 3 settembre) allo Stadio Bentegodi di Verona e la puntata speciale “Seat Music Awards – Un viaggio nella musica” di domenica 6 settembre ore 16.00 con Nek alla conduzione.

UN’ARENA SOTTOTONO

Se questa serata doveva riaccendere la musica, il risultato ottenuto non è stato proprio quello di una grande festa carica di allegria.

Forse il problema è stato il poco pubblico? Ovviamente causa disposizioni in conseguenza all’emergenza sanitaria, l’Arena non era piena: i pochi spettatori erano tutti distanziati e il palco era al centro di modo da permettere l’apertura delle gradinate nella loro totalità.

Quale che sia la ragione, lo show che ci si aspettava non c’è stato.

I grandi nomi che sono saliti sul palco non hanno saputo coinvolgere gli spettatori e forse anche la conduzione è stata poco frizzante. Poche le canzoni a cui non si riesce resistere di cantare a squarciagola, poche le canzoni diventate classici della tradizione italiana e poca, pochissima allegria.

Sottotono si: ma non solo per lo spirito della manifestazione. Anche per quanto riguarda l’aspetto musicale: moltissimi cantanti hanno stonato in modo clamoroso, rendendo ancora meno piacevole la serata.

Ad aprire la serata un Claudio Baglioni purtroppo sottotono che, addirittura, si è poi scusato per aver sbagliato alcune parole del testo dicendo di essere “un po’ arrugginito”. Le parole si, ma anche l’intonazione, lasciava un po’ a desiderare..

Ci aspettavamo uno dei suoi iconici brani ma Baglioni canta invece Gli anni più belli, dal suo nuovo album in uscita il 4 dicembre.

Dopodiché sale sul palco Gianna Nannini che canta La differenza, anche da lei ci aspettavamo uno dei suoi grandi brani che tutti conosciamo ma ci ritroviamo con una delle ultime canzoni.

Passiamo poi a Riccardo Cocciante (di cui parliamo più avanti nell’articolo), e poi è la volta di Venditti e De Gregori che cantano Canzone del grande Lucio Dalla.

Arriva sul palco Zucchero che travolge tutti con la sua energia e canta Spirito nel buio e Baila: l’Arena sembra essersi finalmente risvegliata!

Continua la scia positiva con Eros che canta Più bella cosa e Un’emozione per sempre, certi brani non tramontano mai e non smettono di emozionare!

Sale sul palco Luciano Ligabue per cantare Questa è la mia vita e annunciare un nuovo singolo che verrà trasmesso in anteprima su Rai 1 che ha il titolo di “La ragazza dei tuoi sogni”. Un altro momento di grande energia.

È poi il momento di Andrea Bocelli ed Elisa che omaggiano il Maestro Morricone con E più ti penso: un brano a mio parere non adatto ad una serata già lenta e lunga, e un’ulteriore occasione di errori di intonazione.

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Resta sul palco Elisa e canta Anche Fragile, brano bellissimo ma ancora una canzone che non accende la musica e la serata.

È il turno di Fiorella Mannoia che canta il brano Chissà da dove arriva una canzone scritto per lei da Ultimo: dal connubio Mannoia-Ultimo mi aspettavo qualcosa di decisamente più emozionante.

Una dietro l’altra salgono sul palco dell’Arena Emma e Alessandra Amoroso che cantano rispettivamente Latina, l’ultimo noiosissimo brano della cantante salentina, anche lei sottotono e Avrò cura di tutto e Forza e coraggio. La Amoroso specialmente nell’ultimo brano dà una botta di vita ad una serata che si avvicinava alla mezzanotte ed era sempre più soporifera.

Gianni Morandi e Umberto Tozzi e Raf cantano un medley di loro brani e fanno rivivere l’Arena (anche se con qualche stonatura qua e là).

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Emma, Manuel Agneli e il maestro Pagani omaggiano Guccini con L’avvelenata e Tiziano Ferro si collega da Los Angeles (dov’è causa lockdown) per cantare Rimmel di De Gregori anticipando il suo nuovo progetto musicale.

Sul palco salgono anche Salmo, Pio e Amedeo e Giletti per ricordare con Alessandra Amoroso l’appuntamento della Partita del Cuore di stasera. Arrivano anche altre due coppie di artisti non musicali: Pieraccioni e Panariello e Ficarra e Picone.

COCCIANTE E NOTRE DAME DE PARIS

In una serata spenta, dove la magia dell’Arena si è sentita ben poco, il momento dedicato a Riccardo Cocciante e al suo Notre Dame De Paris è stato uno dei più emozionanti.

Il cantautore ha cantato Tu Italia insieme ai protagonisti del cast dell’Opera Notre Dame De Paris che vede le sue musiche e i testi di Pasquale Panella dare vita alla storia di Victor Hugo.

In particolare sul palco con lui c’erano Matteo Setti (che interpreta Gringoire), Vittorio Matteucci (che interpreta Frollo), Tania Tuccinardi (che interpreta Fiordaliso), Graziano Galatone (che interpreta Febo) e Leonardo di Minno (che interpreta Clopin). Mancavano Giò di Tonno (il gobbo) e Elhaida Dani (Esmeralda).

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Dopo questo brano dedicato al Bel Paese, Cocciante e il cast di Notre Dame hanno cantato Il tempo delle cattedrali, brano simbolo dell’Opera tanto amata dal pubblico italiano e non solo.

Gli amanti della storia del gobbo di Notre Dame non possono che essersi emozionati davanti a questo spettacolo, soprattutto dopo lo stop forzato dalla tourneé che ancora non dà segni di cedimento in quanto a sold out e biglietti venduti dopo ormai più di vent’anni dalla prima replica.

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