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ESSERE PERFOMER… TI CAMBIA LA DIETA!
Scuro Chiaro

ESSERE PERFOMER… TI CAMBIA LA DIETA!

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Più musica e meno zuccheri nella mia dieta!

Mangiare = Passione e Vita! Quante volte abbiamo sentito queste parole. C’è chi addirittura si innamora della cucina “light” piuttosto che essere vegetariani o addirittura vegani! Noi italiani viviamo certamente la cucina più buona e genuina al mondo. Ma come poterla accostate al mondo del musical? E soprattutto quanto impegno richiede un percorso alimentare per un Performer? Volete la verità? Davvero poco. Per esperienza personale, io, ragazzino in carne di 118 Kg, un giorno come tanti mi guardo allo specchio e dico: “No… Non ci siamo! Per inseguire questo sogno devi riuscire a guardarti allo specchio e gioire di te! Perché tu vali tanto!”. Dentro di me sapevo che il percorso sarebbe stato lungo e tortuoso (e lo è ancora oggi), ma davvero se inseguite un sogno non bisogna sottovalutare nulla. Perché nel mondo del musical tutto è importante. Dicevamo: quindi questo ragazzino in carne di 118 kg che sotto l’albero di Natale sogna di mangiare ogni leccornia… Si trova a disquisire di punto in bianco di fitness e dieta! Oddio ha sbattuto la testa! Ma no… Quello che è successo è semplicemente che è nata in lui (cioè in me) la voglia stratosferica di volermi bene e di realizzare i miei sogni.

Da qui un viaggio tra sudore, palestra e dieta che, con sacrifici, dedizione e determinazione, lo porteranno a guardarsi allo specchio e dire: “Ah però… Dov’è finito il ragazzino di 118 kg?”. L’inizio (di ogni percorso) è sempre un trauma: passi dal voler mollare tutto e ricominciare a sfondarti di ogni cosa che contiene il frigo, a fare amicizia con le saponette del bagno perché la dieta ti sta cambiando (non è vero… è che hai fame!… ma per orgoglio non lo dici!). Poi affronti i giorni del “usciamo a mangiare qualcosa?” e li inizi a sudare, avere crisi epilettiche e svenimenti improvvisi perché nella tua testa rimbomba la domanda: “E adesso cosa mangio?”
Per non parlare delle cene improvvise a casa di parenti o amici, dove tiri fuori il tuo repertorio comico: “Mi dispiace ma stasera devo cambiare i fili dello stendino sul balcone… Guarda mi sono ricordato che devo tornare presto a casa altrimenti il forno a microonde e il cestino di frutta si suicidano!”.

Scherzi a parte, non è cosi impossibile. La vita di un performer a volte richiede sforzi fisici e mentali notevoli. Bisogna sempre essere pronti in toto. Personalmente sono passato dal “mangio anche i tubi del bagno basta che siano commestibili” al “vorrei mangiare in modo sano e cercare di controllare/perdere peso il più possibile”. Infatti il mio schema (errato) prima della dieta era costituito da una colazione che chiamarla cosi è limitativo: cappuccino con 2 brioche, caffe, a volte piccoli panini con prosciutto e formaggio, seguito da pranzo con piattone di pasta asciutta con sugo e un secondo (leggero eh) come pane e formaggio; a seguire merenda con una fetta di torta e spremuta d’arancia e cena con carne (spesso cotta alla piastra) e poche verdure (rigorosamente accompagnate con il pane). Ovviamente mancano i fuori pasto come cioccolato, caffè, panini, e le cene con obiettivo comune “mangiare a più non posso” come la pizza (rigorosamente farcita con tanti ingredienti) e l’immancabile sushi. Dopo consulto con professionisti del settore (io personalmente sono andato da una dietista che mi segue  tutt’ora) la mia alimentazione è totalmente cambiata: ora mangio a colazione il the con un frutto, a pranzo bistecca (pollo, tacchino) oppure carne cruda o pesce con verdure cotte; spuntino della bresaola o della frutta secca (poca non si esagera mai) e a cena si termina con delle uova oppure del pesce con tante verdure. Non mi faccio mancare il mio the verde e l’olio d’oliva extra vergine a crudo. Un bel cambio di vita eh! Ma non basta.

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Infatti non serve solo seguire un piano alimentare ma bisognerebbe integrare il tutto con tanta attività fisica (dalla palestra al nuoto e perché no anche a semplici passeggiate a ritmo sostenuto possibilmente con la strada in salita). Bisogna prendere tutto con gioia e amore, costanza e impegno anche perché l’obiettivo principale di questo viaggio è lo stare bene con se stessi. Se si vuole affrontare questo “cambio” bisogna essere pronti. Ma davvero. Perché arriveranno i momenti di sconforto ma saranno enormi i momenti di felicità. Da quando ho iniziato il mio percorso mi sento molto meglio con me stesso e inizio a prendere coscienza dei sacrifici che sto facendo per poter raggiungere i miei sogni. Ho anche avuto le mie prime soddisfazioni: prima facevo fatica a fare 20 minuti di attività fisica. Ora faccio 2-3 volte a settimana un’ora e mezza di palestra. Mi sento più energico e non ho più i ripetuti mal di testa da indigestione per le 8000 calorie ingerite da una dieta errata. Inizio a guardarmi allo specchio e dire: presto diventerai ciò che hai sempre sognato. E vi faccio una piccola confessione: realizzare i propri obiettivi è qualcosa di grandioso e  sto lavorando sodo per raggiungere il secondo. Ma ogni giorno per me è una scoperta e una conquista: se prima era no, non ce la farò… Ora è: ce la metto tutta perché io valgo. Quindi rispondendo al quesito iniziale: “Essere performer… ti cambia la dieta?” la risposta è certamente si e soprattutto tutto ciò ti  trasforma in qualcosa di unico! Ecco perché quando si parla di mangiare si accostano sempre le parole passione e vita: perché non c’è nulla di più bello che condividere un percorso con chi ti guarda e ti dice: stai diventando quello che sarai. Una persona migliore.

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