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THE GRINNING MAN: LA NOSTRA RECENSIONE!
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THE GRINNING MAN: LA NOSTRA RECENSIONE!

the grinning man
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THE GRINNING MAN

The Grinning Man è un musical tragicomico che si basa sul romanzo di Victor Hugo del 1869 intitolato “L’uomo che ride.

Il libretto è di Carl Grose, le musiche di Tim Philips e Marc Teitler e i testi di Carl Grose, Tom Morris, Tim Philips e Marc Teitler. La regia è di Tom Morris.

Il musical ha aperto a Bristol (Bristol Old Vic) nel 2016 per poi trasferirsi a Londra nel 2017. Durante la chiusura dei teatri causa COVID-19 il Bristol Old Vic ha deciso di rendere “The Grinning Man” disponibile online sul proprio canale Youtube.

TRAMA
the grinning man

The Grinning Man racconta la storia di Grinpayne, bimbo dal viso sfregiato in un macabro perenne sorriso, che conosciamo proprio quando lui stesso si accinge a rappresentarla sul palco del teatro nomade di Ursus.

Grinpayne racconta di aver trovato Dea nella neve , piccolissima, cieca e infreddolita, e di aver poi incontrato Mojo, un lupo, che li porta proprio da Ursus.

L’uomo cresce i due bambini e ogni giorno gli procura una medicina che gli permette di non provare dolore e, al tempo stesso, di dimenticare il loro passato.

Ma perché non ricordarlo quel passato? Perché va dimenticato?

Per non provare più il dolore dell’abbandono, è vero, ma non solo: in realtà oscuri segreti si nascondono dietro alle storie di Grinpayne e Dea.

Intanto i due crescono e si innamorano, e in Grinpayne cresce anche la voglia di sapere chi sono i sue genitori veri e qual è la sua storia.

Quando Ursu, Dea e Grinpayne arrivano a Bristol con il loro spettacolo, il crudele Barkilphedro (clown di corte e figura cardine nel racconto) riesce tramite raggiri e menzogne a portare a corte Grinpayne e gli svela la sua vera identità.

Il ragazzo è in realtà un Trelaw, discendente di una nobile casata e figlio di un uomo che, anni addietro, venne ucciso con l’accusa di tradimento.

Fu proprio Barkilphedro, per ordine del re, a compiere l’omicidio: un moto di gentilezza però lo frena dall’uccidere anche il piccolo Grinpayne, ma in compenso egli sfregia il suo piccolo viso.

Ursus era proprio lì e, pur di salvare la sua famiglia, accetta di aiutare Barkilphedro a fare del male al povero Grinpayne.

Ma come finisce questa storia?

Scoprirà tutta la verità Grinpayne?

Riuscirà a perdonare Ursus e ad accettare il suo passato?

Potranno Grinpayne e Dea amarsi serenamente?

IL CAST

Tutto il cast è di altissimo livello. Nessun disequilibrio tra gli interpreti e tutti i personaggi sono perfettamente caratterizzati.

Un livello veramente eccezionale quello in scena con “The Grinning Man”.

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Louis Maskell è Grinpayne

Louis ha una voce strepitosa, bel timbro e intonazione perfetta nonostante non siano facili i brani di questo musical.

La sua interpretazione non è però da meno ed infatti è facilissimo entrare in empatia con il sofferente Grinpayne.

Quando il suo personaggio è bambino, è un pupazzo ed è mosso proprio da Louis Maskell. Lascia senza parole la credibilità con cui Grinpayne-pupazzo si muove, tanto che la figura di Louis che gli sta accanto passa quasi inosservata!

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Audrey Brisson è Dea.

Anche per lei una voce splendida, leggera e pura come il suo personaggio; ed anche per lei un’interpretazione impeccabile. Emerge tutta la maturità, il dolore e l’amore di Dea: forte ma indifesa, soffre ma è sicura di perseguire i suoi valori.

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Anche in questo caso Dea bambina è un pupazzo, ed egualmente sorprendente è la naturalezza con cui si muove (grazie proprio a Audrey Brisson).

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Merita menzione particolare anche Julian Bleach che è Barkilphedro, crudele ma estremamente comico: ha un’espressività senza pari nello show. Questa è resa tanto grazie al corpo, quanto grazie al volto, quanto grazie alla voce.

La sua personalità con sfumature doppie e contrastanti emerge sin dal principio con forza.

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Ricordiamo infine Sean Kingsley che è Ursus, il padre “adottivo” di Dea e Grinpayne che porta con sé un enorme dolore relativo proprio a quel passato che cerca di far dimenticare ai ragazzi tanto per loro quanto per liberarsene lui stesso.

È un personaggio buono: commette degli errori, ma il suo amore infine vince.

Una bellissima voce ed un’interpretazione estremamente credibile ed estremamente commovente in alcuni passaggi, per esempio nel brano “Stars in the sky”.

CONCLUSIONI

La musica di questo musical vi lascerà incantati e così farà anche la storia: dolorosa, commovente, di speranza e di amore, divertente e travolgente.

Una favola che si perde nel torbido della cattiveria umana ma che ritrova, infine, la luce.

Il nome del protagonista Grinpayne è emblematico del carattere duale dello spettacolo, oltre che (ovviamente) del personaggio stesso che è sempre costretto ad un doloroso sorriso.

Comicità e sofferenza viaggiano a braccetto in “The Grinning Man” e lo spettatore alterna così momenti di forte coinvolgimento emotivo a momenti di sollievo e leggerezza.

Come non pensare al celeberrimo Joker quando si guarda “The Grinning Man”? Ed infatti proprio a “L’uomo che ride” di Victor Hugo si ispira anche l’antagonista principale di Batman.

Imperdibile!

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