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B.L.U.E. Il musical tutto improvvisato dei Bugiardini
Scuro Chiaro

B.L.U.E. Il musical tutto improvvisato dei Bugiardini

B.L.U.E.
B.L.U.E.

La compagnia dei Bugiardini arriva al Teatro Nuovo di Milano con il suo musical improvvisato: B.L.U.E.

Ieri sera al Teatro Nuovo di Milano, quasi sold out, ha confermato il suo successo lo spettacolo della compagnia dei Bugiardini intitolato B.L.U.E., un musical completamente improvvisato creato sulla base delle proposte e preferenze del pubblico in sala.

E come si vuole per un musical totalmente improvvisato (dalla recitazione al canto alle musiche dal vivo) che si rispetti siamo stati noi a decidere luogo e titolo del musical.
Siamo nella Corea del Nord e il protagonista sarà Kim Jong-un dallo psicanalista.

Ecco quindi la prima e l’ultima replica di

Ma Kim me l’ha fatto fare?

Brillantemente affrontato lo stereotipo del coreano sotto dittatura.
Un brano intonato da Emanuele Zazza dice:
“Devi sempre essere felice o la testa fa zac zac”

Francesco Lancia, Kim Jong-un per una sera, è il protagonista della “nostra” storia e tra i sei attori in scena il più esilarante, risulta molto disinvolto e compone testi in rima davvero comici, notevole poi il suo “freestyle” in stile rap che verso la fine del musical coinvolge il pubblico suscitando fragorose risate.

I personaggi si alternano sul palco in base a ciò che viene detto dagli attori in scena ed emerge dalla commedia creata la grande connessione tra i membri di questa compagnia.

Grande empatia anche tra i cantanti e i musicisti: la BLUE BAND composta da un batterista, un violoncellista/bassista, un sassofonista/violoncellista è un pianista.

Le due donne della compagnia, Cecilia Fioriti e Simona Pattinari risultano anch’esse molto convincenti soprattutto nel recitato.

B.L.U.E.

Cecilia Fioriti colpisce entrando con la sua voce suadente nel personaggio di mamma spietata di Kim Jong-un.

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Simona Pattinari è la promessa sposa di Kim, il cui psicanalista è interpretato da Fabrizio Lobello. Emanuele Zazza è la guardia delle forze armate mente Fulvio Murra un soldato.

Non è da tutti riuscire ad instaurare una bellissima connessione col pubblico che crea quindi un’atmosfera di divertimento e spensieratezza.

Inutile raccontare oltre la trama di uno spettacolo a cui non potrete mai più assistere. Ciò che serve sapere è che nonostante la totale improvvisazione la storia che viene raccontata è una storia che ha, in ogni caso, qualcosa da raccontare.
Nel caso di ieri sera al Corea era diventato
un paese in cui regna la democrazia grazie alla psicoterapia.

Il livello dei professionisti sul palco è alto e che lo spettacolo vi sia piaciuto poco importa.
Se vi ha fatto ridere a crepapelle un’altra storia vi aspetta!
Se non vi è piaciuto tornate, la prossima volta potreste essere più fortunati.

Voi tornare in ogni caso… le risate sono assicurate!!

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