In lettura
Castrocaro: la finale
Scuro Chiaro

Castrocaro: la finale

Castrocaro
SI E’ SVOLTA IL 27 AGOSTO LA FINALE DELL’EDIZIONE 2020 DEL FESTIVAL DI CASTROCARO
I GIOVANI FINALISTI

Sono 8 i giovani finalisti in gara e stiamo parlando di Fellow (Federico Castello), Jacopo (Jacopo Ottonello), Laura (Laura Fantauzzo), Le Radici, Nadia D’Aguanno, Daino (Niccolò Dainelli), Neno (Stefano Farinetti) e per ultimi ma non meno importanti: i Watt,

La selezione di questi 8 finalisti è stata molto accurata ed un po’ spietata per poter arrivare alla finale con artisti di qualità, ed avere una bella serata all’insegna di buona musica.

LA GIURIA

Nella giuria del festival di Castrocaro invece abbiamo avuto grandi nomi come Riccardo Zanotti, frontman de I Pinguini Tattici Nucleari, la cantautrice Maria Antonietta, il produttore Taketo Gohara, ed infine Bugo.

Castrocaro
LA FASE DELLE COVER

Il festival di Castrocaro inizia con la fase in cui i ragazzi portano delle cover, ed il primo è stato Neno a portare una cover di Lucio Dalla. Dopo di lui sale sul palco Jacopo, ex concorrente di amici, che porta una cover di Ultimo intitolata Buon viaggio.

I Watt sono i terzi a salire sul palco e portano Rolls Royce di Achille Lauro in una versione molto interessante. A seguire i Watt c’è Laura con una voce molto potente. La quarta che si esibisce sul palco di Castrocaro è Nadia che canta Vedrai Vedrai di Luigi Tenco, con una dolcezza infinita.

Gli ultimi tre a cantare sono in ordine sono Daino che canta Estate di Bruno Martino e si accompagna col pianoforte, Le Radici, un duo di ragazzi che portano una canzone dii Calcutta, Oroscopo. Ultimo tra tutti ad esibitsi sul palco di Castrocaro è stato Fellow che ha cantato Break my heart again.

FASE 2: I SINGOLI

Partono i Watt portando il loro singolo “Fiori da Iroshima“, seguono Le Radici con “MI basterebbe il tuo nome”, la terza che presenta il suo singolo è Laura che porta una canzone simbolo nata per combattere bullismo e cyberbullismo. Dopo Laura sale sul palco di Castrocaro Fellow portando “Fire”: quella fiamma dentro di te,

Castrocaro

Arriva Daino con un flusso di coscienza cantando “mioddio”, canzone piena di significato e con tanta energia. A seguire Daino c’è Nadia con “Dio è nessuno”:

“Dio è nessuno è nata due anni fa quando ho capito che il mondo che ci raccontavano non era come quello delle fiabe. Volevo che il testo avesse un senso.”

Sale sul palco Neno con “meglio star da soli”. L’ultimo a presentare il suo singolo a Castrocaro è Jacopo che chiude la serata con la sua delicata ma energica esibizione.

I VINCITORI

La band milanese Watt con il brano inedito “Fiori da Hiroshima” ha vinto la 63esima edizione del Festival di Castrocaro, presentata da Stefano De Martino. La 15enne Greta Elisa Ravelli Rampoldi (voce), Matteo Ravelli Rampoldi (19 anni), Luca Corbani e Luca Vitariello (entrambi di 21 anni) sono ammessi di diritto all’audizione dal vivo del 71esimo Festival della Canzone Italiana di Sanremo nella sezione Nuove Proposte, alla presenza della Commissione artistica.

Castrocaro

“Il brano – raccontano i Watt – è nato un anno fa da un giro di chitarra registrato al cellulare. Era un momento delicato personalmente per alcuni di noi, da lì ci è venuto il senso del brano. Nessuno conosce le difficoltà di essere giovani in generale, e giovani oggi, come i ragazzi stessi. Siamo spesso etichettati come superficiali, persi nei social, nell’apparire e nelle cose materiali. Ma in realtà dentro di noi c’è un bel casino. Per questo cerchiamo di portare fuori qualcosa di buono dalla nostra bomba nucleare interiore”.

Forse ti potrebbe piacere anche…
Azzena- Cover
LE CRITICHE

Hanno vinto i migliori? Non proprio. I Watt si sono mostrati troppo acerbi e il loro brano inedito “Fiori da Hiroshima” non ha convinto fino in fondo per sonorità e originalità. Non sono stati all’altezza nell’esecuzione delle cover “Rolls Royce” di Achille Lauro e “Vacanze romane”, quest’ultimo successo dei Matia Bazar è stato un vero e salto nel buio per la giovanissima vocalist che ha anche commesso diversi errori, durante la sua esecuzione.

Tra tutti i concorrenti avrebbero sicuramente meritato una occasione per le audizioni al Festival il 20enne Federico Castello, in arte Fellow con una voce intensa e una carica interpretativa. Un concorrente davvero interessante nonostante la giovane età.

Fellow ha vinto comunque con il singolo “Fire” che si è aggiudicato il Premio Siae. Altro cantante degno di nota il cantautore Niccolò Dainelli, in arte Daino (secondo classificato) che ha colpito da subito con la cover della bellissima “Estate” di Bruno Martino. Buona performance anche per Stefano Farinetti, in arte Neno, proveniente dalla fucina di “Amici di Maria De Filippi” che si è piazzato al terzo posto.

A me sono piaciuti molto, e se questi sono i giovani, allora c’è ancora qualche speranza per il futuro.

E voi cosa ne pensate?

Qual è la tua reazione?
Excited
0
Happy
0
In Love
0
Not Sure
0
Silly
0

© 2020 Dejavu. All Rights Reserved.

Torna a inizio pagina