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Janis – “Take another piece of my heart”
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Janis – “Take another piece of my heart”

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Janis: adolescente inquieta e mito del Rock

JANIS

Janis!  – “Take another piece of my heart” è uno dei suoi brani  più noti ed è con questa frase che si presenta questo spettacolo che  vuole celebrare, a 50 anni dalla sua scomparsa, una straordinaria cantante, ma soprattutto vuole riscoprire  il suo profilo più intimo, la sua sensibilità, il suo disagio.

Janis, un’adolescente inquieta che diventa un mito del rock

Il Teatro del Buratto torna in scena con questa nuova produzione, un nuovo progetto sempre focalizzato sulle tematiche giovanili legate alla sfida, alla fatica e al disagio di diventare grandi.

LO SPETTACOLO

Una giovane attrice con il suo fidato tecnico di scena, in occasione dei 50 anni dalla scomparsa di Janis Joplin cerca il modo di portare in scena uno spettacolo che celebri in maniera degna questa figura, diventata icona del rock.

La prima donna bianca che canta i blues con una voce da nera!

Un icona che aderisce ai soliti stereotipi di cantanti più o meno maledetti, un immagine tutta sex and drugs.

L’attrice in scena vuole mettere in luce non solo le tappe della carriera musicale di Janis Joplin, ma anche, anzi forse soprattutto, i suoi aspetti più intimi, familiari.

E’ così che attraverso lo sfogliare di sue lettere, diari, memorie, aneddoti, ma anche articoli e ovviamente la sua musica, ne esce il quadro di un adolescente insicura, goffa, anche bullizzata, che si dibatte tra il desiderio di essere accettata dai suoi compagni ed essere apprezzata dalla sua famiglia. Una adolescente e poi giovane donna che indossa la maschera della trasgressività per affrontare sfide e fallimenti.

“Cara famiglia,

mi dispiace tantissimo essere una delusione per voi ma sono convinta davvero che stavolta non manderò tutto all’aria, per adesso non so cos’altro dire, vi scriverò quando avrò qualche novità. Potete inoltrare le vostre critiche all’indirizzo sopra indicato e credetemi non potete volere che io ce la faccia più di quanto lo voglia io.

Janis”

Una vita fulminea, terminata a soli 27 anni, per la maggior parte spesa nel lottare per cercare il suo posto nel mondo.

La scoperta della musica, la scoperta di avere sicuramente almeno una cosa eccezionale, la sua voce.

L’aver trovato nella musica, nel cantare davanti e per e con il pubblico, il suo unico modo per raggiungere attimi di felicità.

“Amo la musica, perché si crea dalle emozioni e crea emozioni, Perché entra in contatto con l’immaginazione e con la sua verità” (Janis)

La giovane attrice ripercorre quindi queste tappe, questi momenti di Janis ed intanto mette in luce come questi stati d’animo appartengano un po’ a tutti i ragazzi quando attraversano quella fase della loro vita che è l’adolescenza.

AUTORI ED ATTORI

L’intuizione, l’idea nasce da Luca Cecchelli, giornalista, laureato in linguistica italiana e da sempre indagatore degli aspetti del mondo dello spettacolo.

Luca Cecchelli

Come da lui dichiarato

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 «Ho sempre avuto una passione per quel periodo musicale, ho voluto raccontare la storia di Janis Joplin perché credo che in Italia non sia abbastanza conosciuta».

Il testo, così come la regia e i video (che a tratti accompagnano lo spettacolo) sono opera di Davide del Grosso che è attore, drammaturgo, formatore e ricercatore.

Davide del Grosso

Davide del Grosso è anche in scena come attore (il fidato tecnico di scena!) con Marta Mungo nei panni della giovane attrice/Janis Joplin.

Marta Mungo

Molto abile Marta Mungo nel transitare dall’interpretare se stessa alla ricerca della parola, dell’espressione giusta, a essere Janis con una realistica recitazione soprattutto fisica, corporale; quando si muove e balla sembra proprio Janis quando era sul palco, un po’ goffa eppure potente e libera.

CONCLUSIONE

Uno spettacolo sicuramente affascinante.

C’è la potenza di un personaggio, che è stata un fondamento della musica rock: c’è la potenza della musica; c’è la fragilità della adolescente; c’è il bisogno, il desiderio di essere accettati, capiti, amati che è di tutti giovani e meno giovani; c’è la gioia del successo e la fatica, la difficoltà del successo che paradossalmente, ancora una volta ti isola, ti rende diverso.

“Alcuni artisti hanno un modo di vivere e un modo di fare arte, per me ne esiste uno solo.”

Janis Joplin

C’è insomma la storia e la celebrazione di una grande cantante ed allo stesso tempo temi, difficoltà, disagi, desideri e sogni contemporanei.

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