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“LE ULTIME LUNE” al TEATRO CARCANO DI MILANO!
Scuro Chiaro

“LE ULTIME LUNE” al TEATRO CARCANO DI MILANO!

SI E’ CHIUSO IERI IL SIPARIO DE “LE ULTIME LUNE” AL TEATRO CARCANO

Le Ultime Lune, di Furio Bordon, con la regia di Daniele Salvo, è andato in scena per l’ultima replica al Teatro Carcano di Milano ieri pomeriggio.
Le scene sono di Fabiana Di Marco, i costumi di Martina Piezzo, disegno luci di Giuseppe Filiponio.

Sul palco uno strepitoso Andrea Giordana, affiancato da Galatea Ranzi, con la partecipazione di Luchino Giordana.

All’apertura del sipario ci si trova nel salotto della casa del vecchio professore che ben presto la dovrà lasciare.

Il protagonista racconta del tempo che scorre inesorabilmente, della vecchiaia che non lascia spazio a futuro alcuno e si trova a parlare con l’amata moglie ormai defunta.
Il suo, è un discorso immaginario, una riflessione ad alta voce sulla vecchiaia

“NON SI PUO’ ESSERE FELICI QUANDO SI INVECCHIA, LA FELICITA’ E’ TUTTA NEL PASSATO A VOLTE TI FA BENE A VOLTE TI FA MALE…”

e ancora

“IL BENE PIU’ PREZIOSO, IL FUTURO, MI E’ GIA’ STATO TOLTO, E’ COME SE MI AVESSERO CANCELLATO…SONO GIA’ MORTO”

All’arrivo del figlio, pronto a portarlo in una casa di riposo “VILLA DELIZIA”, i due intavolano un discorso sui ricordi, e decide, prima di andarsene, di confessare al figlio d’essere stato adottato.
Una verità amara che oggi come ieri quest’ultimo non vuole accettare tanto che il vecchio padre deciderà ancora una volta di celare questa scomoda verità dietro le risate di un semplice scherzo.

“SE IL PADRE ETERNO CI AMASSE DAVVERO DOVREBBE FARCI NASCERE AVVOLTI IN UN FOGLIETTO D’ISTRUZIONI PER L’USO”

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Il sipario si riapre, dopo l’intervallo, sulla casa di cura. Una vetrata trasparente fa da sfondo e mentre il vecchio professore pensa a voce alta, si riflettono su di essa, concretizzandosi, i suoi pensieri.

Il suono ripetitivo ed insistente di una goccia che cade in sottofondo scandisce il tempo che passa.
Il secondo atto è un monologo del protagonista che ripensa agli ultimi giorni che lo separano dalla morte, del tempo che è passato e non lascia spazio al futuro.

“LA VERITA’ E’ CHE BISOGNEREBBE SAPER ACCETTARE FINO IN FONDO DI RIMANERE SOLI, MA NESSUNO E’ CAPACE DI ACCETTARE CHE NON C’E’ PIU’ L’ALTRO”

Inutile sottolineare la magistrale interpretazione di Andrea Giordana in questa commedia poetica, interpretata da Marcello Mastroianni nel 1995/1996.
Anche Galatea Renzi e Luchino Giordana si dimostrano all’altezza della situazione.
Un’ora e mezza circa che scorre veloce, dove non si può fare a meno di ascoltare ogni singola parola e riflettere sui vari concetti espressi.
Uno spettacolo che merita di essere visto.

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