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Mahmood per LEVI’S Music Project: Back to us!
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Mahmood per LEVI’S Music Project: Back to us!

levi's music project

LEVI’S Music Project italiano

PRESENTAZIONE

Levi’s Music Project è un progetto nato a New York nel 2016 insieme alla cantautrice vincitrice dei Grammy Award, Alicia Keys, e successivamente ampliato in 5 Paesi europei. L’idea è quella di supportare la formazione musicale dei giovani, con l’obiettivo di fornire risorse di lungo periodo per progetti che possano continuare autonomamente una volta terminata la campagna.

Dopo 5 anni di edizioni internazionali il progetto del brand finalizzato a supportare la musica nelle periferie, sbarca a Milano.

Levi’s Music Project sceglie Mahmood e VICE per questa prima edizione italiana.

IL LEVI’S MUSIC PROJECT E MAHMOOD

Levi’s Music Project è un progetto di formazione musicale; vuole essere un punto di partenza per un nuovo domani con al centro un valore importante: le radici.

Per questo il titolo del corto “Back to us”  – “Torniamo a noi”

Per questo motivo è stato scelto Mahmood, per la sua storia e il suo legame con un quartiere periferico di Milano: Gratosoglio.

Legame ancora forte e presente perché Mahmood non ha abbandonato la zona.

Insieme a Mahmood i direttori artistici del progetto, MUUT (aka Francescoi Fugazza e Marcello Grilli) e Silvia Tofani

Sono stati selezionati 14 giovani provenienti e legati a questo quartiere e aspiranti musicisti-cantanti (Lahasna, Andrea Galati, Giada Sanfrancesco, Roy Raheem, Sara Fantoni, I TORDI (Adam e Giovanni), Umasha Elpitiya, Riccardo and Carlo, Ludovica Petrachi, Giacomo, in arte GODOT, Sofia Spiridon, Ill Greg)

Il 15 giugno è iniziato questo percorso di formazione artistica e musicale durato tre mesi.

Tre mesi in cui lavorando e comunicando con i loro insegnati, trasmettendosi speranze, sogni  e desiderio di imparare hanno potuto imparare a trasferire i loro pensieri personali in parole e musica per tutti.

Il risultato di questo studio, collaborazione e condivisione è un testo che è frutto di un processo creativo dove ognuno dei 14 giovani artisti ha espresso i suoi pensieri riguardo a temi che sono legati alle loro vite: il giudizio, le maschere, comfort zone, il viaggio.

BACK TO US

La conclusione di questo percorso doveva essere un evento pubblico, ma, ancora una volta, a causa della pandemia ancora in atto, si è scelto di sintetizzare e dare visibilità al lavoro svolto con un video “Back to us”, Mahmood lo definisce un corto musicale.

In effetti è qualcosa di più di una semplice clip, è un documento musicale inedito, la sintesi del percorso di formazione artistica che mette insieme personalità, voci e stili diversi.

E’ la prima volta che Levi’s Music Project termina con un prodotto di questo tipo.

Anche per quanto riguarda la realizzazione di questo corto musicale è stato chiamato un team di giovani operatori del settore appartenenti alla casa di produzione UNOZEROZEROUNO.

Si è realizzata così una ulteriore collaborazione, combinazione ed intreccio tra i testi e le musiche e le immagini, le riprese che hanno cercato di dare corpo e forma alle parole ed alla musica.

Il corto è stato girato nel teatro Pacta, realtà del quartiere Gratosoglio.

Si è trattato di fare in modo che ognuno degli artisti, si esprimesse con il suo stile in un ambientazione a lui consona.

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Francesco Cavestri

Il lavoro di regia è consistito nel far si che i diversi pezzi, i diversi stili fluissero da l’uno all’altro diventando un racconto unico.

Una storia che dai singoli passa attraverso delle coppie a dei gruppi più numerosi, botte e risposte fino a giungere  ad un finale corale.

Immagini in esterno di un alba, di strutture di cemento di quartiere, interni, finestre di caseggiati che si aprono sulle strade, luci forti di locali di ritrovo, rincorrersi di immagini negli specchi, per finire in un immagine corale con anche Mahmood che canta insieme a loro.

CONCLUSIONE

Un lavoro che a partire dalla proposta della Levi’s, al cantante “sponsor”, al gruppo di tutor/insegnanti, alla produzione che si è occupata di costruire il corto musicale, tutto all’insegna della gioventù, della novità, delle nuove idee.

Bello che ci siano spazi dove si da modo a nuovi giovani talenti, di formarsi, affinarsi.

Bello che si fornisca loro mezzi per iniziare a realizzare i loro sogni, le loro aspirazioni, ispirazioni.

Bello anche che da un apparente limite, come poteva essere il non poter manifestarsi attraverso un evento pubblico (causa COVID), abbia dato lo spunto, il modo di realizzare un qualcosa di diverso, qualcosa che è di più di un video, un vero e proprio corto.

Una testimonianza, che rimane nel tempo, degli inizi, del percorso fatto insieme.

Le radici quindi di questi giovani che ora devono trovare il modo di crescere.

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