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ZEROVSKIJ…
Scuro Chiaro

ZEROVSKIJ…

Zerovskij

SOLO PER AMORE!

Un binario e una stazione. Colpisce molto gia’ dal principio il nuovo show di Renato Zero che vuole cosi presentare (con una semplice stazione ferroviaria) il crocevia di vite, uomini, donne, amore, morte. Il tutto viene creato per stupire il pubblico: non il solito show ma in scena un vero e proprio spettacolo, dove tutti gli elementi si fondono perfettamente, accompagnati dalla sua voce inconfondibile e potente. Dare una definizione di “Zerovskij: Solo per amore” non è semplice: non è un concerto, non è un musical né una pièce teatrale, ma una vera e propria novità, senza nessun precedente. Una nuova forma di spettacolo, che si basa sull’unione di componenti diversi, come l’orchestra composta da 61 elementi, un coro di 30 voci, 12 ballerini e 7 attori. Tutto, compreso la semplice scenografia, contribuisce al racconto di una storia, la più antica del mondo: la storia dell’uomo. Cio’ che lascia a bocca aperta sono gli intermezzi recitati dei personaggi voluti e scelti per l’evento: un eterno collegamento tra parola e nota, tra cuore ed emozione. Prendono infatti vita personaggi come il Tempo, Adamo ed Eva, Enne Enne, Amore, Odio, Vita-Morte che viaggiano per mano con lo spettatore rendendo il percorso un motivo di riflessione e di miglioramento per il futuro. Infatti, nel portare in scena argomenti importanti e delicati, due sono tuttavia i momenti meglio riusciti di tutto lo spettacolo: il primo (che travolge lo spettatore con emozioni sempre piu’ forti) e’ il momento in cui Eva racconta la condizione della donna, spesso martoriata dalla violenza dell’uomo, ridotta a semplice corpo da sfruttare e maltrattare. Con una frase semplice ma diretta, Eva sfoga tutta la sua rabbia nei confronti di Adamo, impersonando in quel momento tutte le donne vittime di violenza: A proposito, sono piena di tatuaggi sul corpo e non solo: anche nell’anima … Ecco come ti sei divertito in tutto questo tempo…carogna!. Il secondo momento invece inizia quando dalla penombra compare Morte, con il suo lungo abito nero, per raccontare come a volte lei stessa possa essere inaspettatamente fonte di felicità. Con delicatezza viene toccato lo spinoso argomento dell’eutanasia, portando il pubblico a riflettere su una questione sempre più presente nelle nostre vite:È più malvagio togliere la vita a chi vuole vivere o negare la morte a chi vuole morire? Ci sono momenti in cui anche io sono desiderata, anelata, attesa come una liberazione“. Menzione speciale per un brano da brividi dal titolo “Il mio momento”: il tema dell’amore si riflette in ogni singola nota e viene interpretato magistralmente dello spettacolare Renato e dall’Amore (seduto su una carrozzina elettrica e con gli occhi gonfi di lacrime). Zerovskij – Solo per amore colpisce in pieno lo spettatore anche grazie a tutti gli elementi coinvolti. La semplicità della scenografia (un palco per metà occupato dall’orchestra, con un binario disegnato a terra) non deve ingannare: proprio grazie alla semplicità il capostazione Zerovskij, in realtà angelo mandato sulla Terra da Dio, riuscirà a dare una speranza all’uomo e a tutti i protagonisti del racconto. Sta a loro però impegnarsi per riuscire a raggiungere la felicità e a celebrare così la vita. Uno spettacolo da vivere con il cuore!

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