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Al Teatro Elfo Puccini nuovi debutti dal 9 aprile!
Scuro Chiaro

Al Teatro Elfo Puccini nuovi debutti dal 9 aprile!

Vetrano Randisi
Vetrano Randisi

Ecco i nuovi spettacoli in scena dal 9 aprile al Teatro Elfo Puccini!

SALA FASSBINDER

Dal 9 al 18 aprile

Vetrano Randisi
testi di Franco Scaldati
regia e interpretazione Enzo Vetrano e Stefano Randisi
produzioni Cooperativa Le Tre Corde, Compagnia Vetrano/Randisi

TOTÒ E VICÉ (9 -14 aprile | mar-sab 19.30 / dom 15.30)
luci di Maurizio Viani, costumi di Mela Dell’Erba
OMBRE FOLLI (12 -18 aprile | mar-sab 21.00/dom 17.00)
video e luci Antonio Rinaldi

Enzo Vetrano e Stefano Randisi hanno all’attivo una collaborazione che dura da quasi quarant’anni. La complementarietà, la dialettica, il confronto, sono la forma che hanno scelto per esprimere la loro poetica. In scena all’Elfo per questa personale dedicata alla coppia Totò e Vicé, spettacolo del 2011 e il recente Ombre folli (2017).

Sembra quasi inevitabile che Vetrano e Randisi incontrassero Totò e Vicé, teneri e surreali clochard nati dalla fantasia di Franco Scaldati, poeta, attore e drammaturgo palermitano, e nelle loro parole, gesti, pensieri, giochi si sono subito specchiati.
Totò e Vicé sono legati da un’amicizia reciproca assoluta e vivono di frammenti di sogni che li fanno stare in bilico tra il mondo terreno e il cielo, in un tempo imprendibile tra passato e futuro, con la necessità di essere in due, per essere.

«All’inizio di Ombre folli è la scrittura stessa a evocare le ombre. C’è un prologo di concepimento e gestazione in cui l’Autore racconta i suoi sogni: sghembi, visionari, anticipatori. Li racconta e li vede fuori da sé, continuando a scrivere, a stupirsi, in un giuoco di porte, specchi, fiori e cimiteri.
Intanto il sognato prende coscienza, lentamente, di vivere imprigionato dalla fantasia del sognante, del tiranno scrittore. Unica via di uscita, per riuscire ad essere chi governa la sua vita, è sopprimerlo.
Poi c’è la follia delle creature, creature nate e creature non nate, follie di cui lo scrittore ha vissuto la vita come fosse la sua, senza un inizio, senza una fine.
E poi c’è la storia. Le ombre di due uomini si raccontano: il primo ha la passione segreta di travestirsi, truccarsi e andare in strada a fare pompini, arte in cui è maestra, come dice con orgoglio. Ma la sua è una scommessa con la vita, una roulette russa al contrario, perché se qualcuno lo riconosce, il suo piacere si raddoppia, e nel momento dell’amplesso finale, ineluttabilmente, lo uccide, e con religiosa, sacrale pietas, ne seppellisce il corpo.
Il secondo, che dice di amarlo come un figlio, scopre questa sua doppia vita e lo sequestra per redimerlo, e vivere con lui un’esistenza “serena” fatta di rinunce, vergogna e castrazione, in una dipendenza reciproca, fino alla vecchiaia.
Come sempre, nel mondo di Franco Scaldati, chi parla non è mai solo, anche se parla da solo.
Scritto nel suo palermitano poetico, ogni monologo viene recitato da un personaggio e, frase dopo frase, tradotto dall’altra ombra, in un gioco di rispecchiamenti che in questo testo diventa particolarmente crudele e struggente».
Enzo Vetrano e Stefano Randisi

«Totò e Vicé è un vero capolavoro: quei due clown marginali, precipitati dal buio in uno spazio popolato solo da una panchina e da tanti lumini, parlano di vita, di smarrimenti, di fantasmi con l’ingenuità dei bambini o dei poeti… Sono morti? Sono vivi? Ci ricordano come quei confini siano labili, continuamente transitori. Con ritmi teatrali impeccabili ci fanno ridere un po’ acre. Ci fanno pensare. Sognare».
Massimo Marino, Corriere della sera


Martedì 9 aprile, al termine dello spettacolo Totò e Vicé (ore 20.30), Viviana Raciti presenta insieme a Elio De Capitani, Enzo Vetrano e Stefano Randisi Il teatro è un giardino incantato dove non si muore mai. Intorno alla drammaturgia di Franco Scaldati.
Il volume, pubblicato da Titivillus, è una raccolta di contributi che raccontano il mondo poetico di Franco Scaldati (incontro a ingresso libero fino ad esaurimento dei posti disponibili).


Elfo Puccini, sala Fassbinder – orari e prezzi vedi sito – Info e prenotazione: tel. 02.0066.0606 – Prezzi: Intero € 32.50, online € 16.50, Martedì € 21,50 – www.elfo.org
Attenzione per il dittico venerdi sabato e domenica:
Promozione Vetrano-Randisi: euro 33 acquistando contestualmente i biglietti di Totò e Vicé e Ombre Folli. È possibile acquistare telefonicamente, non on-line e non si prendono prenotazioni.
TOTO’ E VICE’ 9-14 aprile | mar-sab ore 19.30/dom ore 15.30
OMBRE FOLLI 12-18 aprile | mar-sab ore 21.00/dom ore 17.00

Un quaderno per l'inverno
SALA BAUSCH

Dal 9 al 14 aprile

Un quaderno per l’inverno
di Armando Pirozzi
uno spettacolo di Massimiliano Civica
con Alberto Astorri e Luca Zacchini
costumi Daniela Salernitano
scene Luca Baldini
luci Roberto Innocenti
produzione Teatro Metastasio di Prato
con il sostegno di Armunia Centro di Residenze Artistiche Castiglioncello

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Amadeus - Corrado D'Elia

Premio Ubu 2017 come miglior testo italiano

«Un quaderno per l’inverno, testo per due attori in tre scene, racconta la storia di un introverso professore di letteratura che, rientrando in casa, vi trova un ladro, armato di coltello, che vuole da lui qualcosa di molto insolito: è una questione di vita o di morte. Durante la notte che segue i due personaggi, in bilico tra speranza e disperazione, si confrontano su idee, sentimenti, interrogativi dolorosi, in un dialogo per entrambi nuovo e inaspettato. I due si ritroveranno anni dopo, ancora in qualche modo segnati dall’esperienza di quella notte che, seppure vissuta e ricordata in modi molto diversi, ha tracciato forse la possibilità di un cambiamento, di una più ampia comprensione. Il tema centrale del testo è la scrittura e la sua possibilità di incidere direttamente sulla realtà: la forza miracolosa della poesia, non come semplice esercizio di tecnica letteraria, ma per la dirompente carica vitale che suscita, nonostante tutto, nelle persone».
Armando Pirozzi

«Inizia come un thrilling per condurcene subito fuori verso una sorta di western metropolitano dove un ladro aggressore e un insegnante dalle facili sicurezze portano avanti una sfida che ha in palio i loro rapporti, la loro umanità, la possibilità stessa del dialogo che chiunque potrebbe allacciare con l’altro… va dato quindi atto all’autore, Armando Pirozzi, di aver trovato stavolta, più che in altre occasioni, la misura giusta per legare lo spettatore al gioco dei due personaggi. E naturalmente per dare ai due bravi interpreti, Luca Zacchini e Alberto Astorri, la possibilità di entrare nella coscienza del pubblico, e assumerlo a fianco a sé sulla scena… Ma chi è riuscito a lavorare puntando tutto a quella sottrazione, estetica quanto morale, è la regia di Massimiliano Civica, che volutamente in punta di piedi ha orchestrato la prova dei due attori, togliendo e asciugando tutto quanto era possibile».
Gianfranco Capitta, Il Manifesto

«È un piccolo capolavoro sommesso, da ascoltare con abbandono. Pirozzi nel testo, in modo delicato e surreale, inscena due solitudini, quella di un professore di letteratura e quella di un ladro. Civica con la sua regia discretissima aggiunge una capacità quasi zen.
Quello che è enorme è il gioco d’attenzione a scavare l’umanità nascosta dietro i ruoli, le parole, l’arte stessa. La cifra sempre più netta di un regista che ha qualcosa della capacità di interrogare i silenzi di Robert Bresson, qui in cimento con la commedia, per aprire una porta ad un pubblico più ampio, fuori dai recinti specialistici del teatro».
Massimo Marino, Left


Sala Bausch, Elfo Puccini, corso Buenos Aires 33 – Mar/sab ore 19.30, dom ore 15.30 – Info e prenotazione: tel. 02.0066.0606 – biglietteria@elfo.org – Prezzi: Intero € 32.50, online € 16.50, Martedì € 21,50 – www.elfo.org

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