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M8 – Prossima fermata Milano: dal 5 all’8 dicembre al Teatro Leonardo
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M8 – Prossima fermata Milano: dal 5 all’8 dicembre al Teatro Leonardo

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Dal 5 all’8 dicembre al Teatro Leonardo M8 – Prossima fermata Milano

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  • SECONDA FERMATA
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  • QUARTA FERMATA
  • DICONO DI M8
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SCHEDA

M8 – PROSSIMA FERMATA MILANO

autori Camilla Mattiuzzo, Carlo Guasconi, Pablo Solari, Magdalena Barile, Davide Carnevali 

ideazione e regia Aldo Cassano 

con Francesco Aricò, Giorgia Coco, Natascia Curci, Fabrizio Lombardo, Giorgio Rosa 

sound design Antonio Spitaleri – costumi Lucia Lapolla – light design Giuseppe Sordi – scene Nani Waltz illustrazioni Amalia Arosio – poster Ehsan Mehrbakhsh – coordinamento autori Greta Cappelletti organizzazione Vanessa Radrizzani 

Durata dello spettacolo: 90 minuti

M8

Cosa può accadere se quattro autori della scena contemporanea teatrale, provano a raccontare la città di Milano? Se lo chiede Animanera, e risponde: “M8 – Prossima fermata Milano”. Milano, manipolata e ricostruita da quattro voci diverse, restituita nella sua molteplicità d’aspetti. Quattro storie, quattro sguardi diversi, dove la città si trasforma in un’idea. 

M8 traccia una linea immaginaria della Metropolitana Milanese con quattro stazioni poetiche, quattro pièces di drammaturgia contemporanea. Ogni stazione una storia, una poetica, un linguaggio, un modo di interpretare Milano. Milano è bellissima, Milano non ha tempo per guardarsi allo specchio, e quando lo fa coglie indistinto il fiume elettrico delle persone che l’attraversano indaffarate ciascuna a inseguire il suo destino, in un intreccio che sembra uno snodo autostradale di vite che s’affollano al casello, pagando il pedaggio. Milano è veloce, non indugia su sé stessa, non si guarda. Ma è piena di volti, di storie. Una comunità frenetica che parla la lingua del lavoro che non c’è più e allo stesso tempo si reinventa a una velocità impressionante.
A Milano non c’è mai tempo, e l’assenza è la sua dimensione interiore, la sua cifra più misteriosa e smaccata.

Una città indagata attraverso quattro differenti punti di vista:
1. Milano in attesa Beckettiana confinata su una banchina
    della metropolitana.
2. Milano capitale della Gig Economy. Un’apocalisse consegnata
    a domicilio assieme alla pizza.
3. Milano che si interroga sulle relazioni e la sessualità, cercando
    una nuova identità.
4. Milano città della nebbia che non c’è più, città della moda,
    dei piccioni, studia surreali proposte geniali per una città davvero a misura d’uomo, e non solo.

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PRIMA FERMATA

ASPETTANDO MM

di CAMILLA MATTIUZZO

con Giorgia Coco e Natascia Curci

AA e CC sono due donne di trentacinque anni circa in una situazione classica e disperata di attesa sulla banchina di una metropolitana.

Le due non si sono mai incontrate prima. Tra loro nasce una conversazione paradossale dalla quale si evincono man mano alcuni luoghi comuni tipici di chi vive in una metropoli ed ha ormai introiettato le dinamiche che ne contraddistinguono gli abitanti: diffidenza nei confronti dell’altro, necessità di primeggiare, schizofrenia, ipocondria, panico, stato di eterna attesa, invidia, nevrosi. E se questa metropolitana non dovesse mai arrivare?

Un concentrato degli stereotipi milanesi che, spesso, accomunano molte città metropoli. In una situazione quotidiana di attesa del mezzo pubblico avviene un titanico scontro di luoghi comuni. Quale ideale sopravvivrà?

SECONDA FERMATA

DELIVERY SERVICE

di CARLO GUASCONI & PABLO SOLARI

con Francesco Aricò e Fabrizio Lombardo

Esplora il fenomeno sempre più diffuso delle consegne a domicilio, creando un insospettabile ideale rivoluzionario: la distruzione del capitalismo sulle spalle di un fattorino e attraverso le arterie di Milano.

Un fattorino viene richiamato in ufficio da un manager della compagnia di food delivering con la quale collabora. Il pretesto per richiamare questo fattorino è una serie di ritardi rintracciati attraverso il GPS presente sul suo smartphone. Chilometri percorsi e tempo impiegato non corrispondono alle medie lavorative richieste.

Quello che potrebbe essere un semplice richiamo sulla produttività assume toni sempre più surreali fino ad arrivare alla supposizione che il fattorino stia preparando un attentato terroristico nel cuore di Milano. Il fattorino si rivela un insospettabile rivoluzionario che si oppone alla GIG economy, il sistema economico utilizzato da società che non danno lavoro, ma creano collaboratori “liberi” di gestire il proprio tempo in base agli impegni. Un’apocalisse consegnata a domicilio assieme alla pizza.

TERZA FERMATA

QUEL CHE RESTA DEL PORNO

di MAGDALENA BARILE

con Francesco Aricò, Giorgia Coco, Natascia Curci, Giorgio Rosa

Il testo si interroga sulla sessualità di Milano, prendendo come emblema un set di video pornografici, dove vecchie e nuove generazioni si incontrano e scontrano. Una nuova pornografia per il capoluogo lombardo.

“Quel che resta del porno” è ambientato a Milano, sul set di un film per adulti in un’epoca in cui l’industria del sesso, così come la città in cui è ambientata la storia, sta cercando una nuova identità, nuove forme di rappresentazione e di racconto. Un giovane fanatico del porno d’epoca in visita a uno scalcinato set incontra una ragazza, assistente di produzione, di cui si innamora e fra accidenti di percorso e mancate erezioni di una star in disarmo, i due cercano insieme di dare una nuovo senso al porno.

QUARTA FERMATA

REINCOLLARE LE ZAMPE AI PICCIONI E ALTRE PROPOSTE GENIALI PER MIGLIORARE MILANO IN VISTA DELLE OLIMPIADI INVERNALI DEL 2026

di DAVIDE CARNEVALIcon Fabrizio Lombardo

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Utoya al teatro della Cooperativa

Un milione e mezzo di persone vivono a Milano, all’interno di un’area di circa 180 km2. Senza contare i lavoratori giornalieri, i turisti e gli animali tristi. Come conciliare le esigenze di tutti? Come fare in modo che ogni essere, ontologicamente inteso in senso spinoziano, possa godere dei vantaggi e dei benefici che la metropoli lombarda elargisce? Negli ultimi anni la città ha fatto un salto di qualità, ma verso dove? Siamo felici? Possiamo essere più felici di così? A queste e altre domande risponde un esponente degli strati più bassi della scala sociale lombarda: l’attore. Dalla sua posizione privilegiata, elaborerà geniali proposte per una città davvero a misura d’uomo, e non solo.

DICONO DI M8

“…questi i protagonisti delle quattro storie. Un’ unica struttura scomponibile di tubolari metallici cambia forma adattandosi ai quattro diversi atti unici, idea funzionale e d’efficace. Come anche quella che sta alla base del progetto, cioè raccontare la città più cool d’Italia con una buona dose di ironia e un piglio bizzarro e stralunato…”

Hystrio – Claudia Cannella

“…Un’operazione complessa. Un’indagine sociale che ha il merito di evitare stereotipi e schematismi ideologici. Il registro è pop, la recitazione realistica. Si coglie la solidità della regia, la forza d’urto degli attori che si presentano in maniera credibile, icastica, tenendo la scena senza la minima sbavatura. La scrittura è coesa, se ne coglie la freschezza…”

www.KLPTeatro.it – Vincenzo Sardelli
INFORMAZIONI

MTM Teatro Leonardo

Via Andrea Maria Ampère, 1

da giovedì a sabato ore 20:30 – domenica ore 16:30

Biglietti: Intero 25€, giornata di debutto 15€, Convenzioni 20€, Ridotto Arcobaleno (per chi porta in cassa un oggetto arcobaleno) 20€, Under30/Over65 15€, Scuole di teatro e Università 15€, Ridotto DVA 12,50€, Scuole MTM, Paolo Grassi, Piccolo Teatro 10€


Spettacolo in abbonamento: Arcobaleno, Arcobaleno tandem, Arcobaleno over 65, Carta regalo x2, Carta regalo x4

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BIGLIETTERIA MTM

02. 86 45 45 45 – biglietteria@mtmteatro.it

Prenotazioni e prevendita da lunedì a sabato dalle 15:00 alle 20:00

Biglietti e abbonamenti sono acquistabili sul sito www.mtmteatro.it e sul sito e punti vendita 

vivaticket.it. I biglietti prenotati vanno ritirati nei giorni precedenti negli orari di prevendita e la domenica a partire da un’ora prima dell’inizio dello spettacolo.

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